La grande tradizione culinaria
della Sicilia, accompagnata dall'innata ospitalità, si sposa con la nuova
tendenza del web 2.0, il social eating. Di cosa si tratta? Ci si
registra ad un “social network del gusto” ( Gnammo, suppershare, people cooks, New Gusto, eatwith..) per organizzare cene-eventi a casa propria
per sconosciuti: elabori un menù, scegli la data, fissi il prezzo ed aspetti le
prenotazioni.
Il potenziale ospite, con pochi clic, può prenotare tra innumerevoli annunci dividendo buon cibo e compagnia con sconosciuti. Turisti, soprattutto stranieri, vedono la possibilità di gustare la vera cucina tradizionale fatta "in casa", immergendosi nella cultura locale, e sentendosi un pò “TRAVEL LIKE A LOCAL”.
Socializzare, fare networking,
conoscere nuove culture e guadagnare ( bisogna inventarsi il lavoro oggigiorno),
sono le principali motivazioni dei social
cuochi.
Spesso si condividono le fasi
della preparazione con l'ospite, poi si mangia, si beve e si chiacchiera in
allegria. Non è il superamento del classico ristorante, bensì un’esperienza da
provare almeno 1 volta in vacanza per i nuovi turisti web 2.0.
Il social eating nasce alcuni anni fa in Inghilterra, attraverso i
“secret restaurant”, persone organizzano a casa propria una cena aperta a
sconosciuti. Poi, come spesso accade, i social network hanno diffuso l’idea a
livello planetario.
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